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Nel corso della vita di ogni persona si possono manifestare delle reazioni depressive fisiologiche.
La tristezza è una delle emozioni primarie ed è un sentimento che può essere provato in condizioni normali nella quotidianità, con un’importante funzione adattativa.
Il cattivo umore (blues) consiste in una forma transitoria, di breve durata: ad esempio il maternity o baby blues ovvero tristezza che si manifesta 2-3 giorni dopo il parto e scompare entro una decina di giorni circa (da non confondere con la ben più seria depressione post-partum).
Anche il lutto, che è uno "stato emotivo" che compare in relazione a vissuti di perdita (morte, separazioni affettive quali divorzi, partenze ecc.) è considerato fisiologico se non permane oltre i 12 mesi dalla perdita della persona cara (secondo il DSM-5).
Può essere individuato un "continuum depressivo" che va da forme subcliniche in cui potremmo collocare il cosiddetto "temperamento" depressivo, sino a forme depressive di maggior gravità riconducibili ad una Depressione Maggiore. 
Come riportato nell’articolo di Koukopoulos, "l’attenzione al temperamento e la relazione esistente tra i tratti temperamentali e i diversi disturbi psicopatologici è diventata sempre più oggetto di studio. Il temperamento racchiude in sè gli elementi costituzionali, rappresentando la matrice biologica di ogni persona, a cui si aggiunge il carattere dalle risposte ‘adattative’ acquisite dalla vita esperienzale’’.
Akiskal, che rappresenta uno tra gli studiosi più attenti all’approfondimento dell’importanza del temperamento nello spettro dei disturbi affettivi, per primo ha postulato un ‘continuum’ psicopatologico tra temperamento e Disturbi dell’Umore.
Secondo il DSM- 5 , il manuale di riferimento utilizzato dai clinici e dai ricercatori per diagnosticare e classificare i disturbi mentali, i disturbi dell’Umore sono divisi in due categorie:
Disturbi Depressivi: il disturbo dell’umore si presenta con un’unica polarità, la polarità depressiva.
Si parla di depressione quando il disturbo dell’umore è pervasivo e influenza significativamente il funzionamento sociale, lavorativo e relazionale del soggetto.
DEPRESSIONE MAGGIORE
Secondo il DSM-5 per poter fare diagnosi di disturbo depressivo maggiore è necessario che siano presenti almeno 5 di questi sintomi per una durata di almeno due settimane:
DISTURBO DEPRESSIVO PERSISTENTE (Distimia)
La distimia,o come viene chiamato nel DSM 5 ‘Disturbo Depressivo Persistente, è un disturbo che si contraddistingue per umore depresso presente per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni, per almeno 2 anni.
Inoltre si riscontrano due o più dei seguenti sintomi:
DISTURBO DISFORICO PREMESTRUALE
Dopo anni di dibattito all’interno della comunità scientifica internazionale è stato inserito questo nuovo disturbo nei Disturbi Depressivi del DSM-5.
Questo disturbo è diagnosticato quando sono presenti, nella maggior parte delle fasi pre mestruali, almeno 5 dei seguenti sintomi:
Nei Disturbi Bipolari il disturbo dell’Umore si presenta con due polarità, quella depressiva e quella ipomaniacale o maniacale (ipomania o mania).
L’alternanza nella vita di una persona di fasi depressive e di fasi ipomaniacali o maniacali caratterizza il disturbo Bipolare.
I sintomi della Mania sono:
Il soggetto interessato vive tale condizione, soprattutto inizialmente, come un periodo di estremo benessere e non ne riconosce la componente patologica.
Nel Disturbo Bipolare I si manifesta un quadro di ipomania (sintomi più lievi), mentre nel Bipolare II si manifesta un quadro maniacale vero e proprio.
Nella Ciclotimia invece si manifesta una alternanza di lievi episodi di ipomania e di lievi episodi depressivi.
Riferimenti:
- DSM-5: Diagnostic and Statistical manual of Mental discorderà (5th edition). American Psychiatric Association, 2013. Edizione italiana: Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Quinta edizione. A cura di Raffaello Cortina, Milano 2014.
- D.Harnic, A.Koukopoulos, M Mazza, L. Janiri, P. Bria. Temperament as a basic element in bipolar and sub-threshold manifestations: a brief review of Psychiatric liberatore. Giorn Ital Psicopat 2011; 17: 213-224
- Akiskal HS. Toward a temperament-based approach to depression: implicazioni for neurobiologic research. Adv Biochem Psychopharmacol 1995; 49:99-112
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