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L’attacco di panico è una tra le esperienze più forti che una persona possa sperimentare e segna spesso ‘un prima ed un dopo’ rispetto a questo evento nella vita stessa dell’individuo.
La prevalenza del disturbo di panico nella popolazione generale viene stimato tra l'1% e il 5%, mentre fino al 20% della popolazione generale avrebbe sperimentato attacchi di panico sporadici nel corso della propria vita.
Il disturbo di panico e' piu' frequente di 2-3 volte nelle donne rispetto agli uomini ed esordisce generalmente tra i 15 e 30 anni, raramente dopo i 45 anni.
Quando gli attacchi si ripetono, magari anche a distanza di settimane o mesi e iniziano a condizionare tutta l’esistenza e la quotidianità siamo allora di fronte a un vero e proprio Disturbo di Panico, che se non viene curato adeguatamente può cronicizzare ed impedire alla persona di vivere pienamente, liberamente e con sufficiente serenità la propria vita.
A partire dall’esperienza dell’attacco di panico nel corso del tempo si può innescare la cosiddetta ‘Marcia del Panico’ che conduce allo sviluppo di:
Secondo il DSM -V, per Attacco di Panico si intende una crisi acuta, inaspettata, di intensa paura o disagio, durante il quale alcuni dei sotto citati sintomi si sono sviluppati all'improvviso, senza apparentemente cause scatenanti, raggiungendo l'acme nell'arco di 10 minuti.
La diagnosi di disturbo di panico è possibile se sono presenti almeno 4 dei seguenti sintomi:
TERAPIA del DISTURBO di PANICO
L’ American Psychiatry Association (APA), la più grande associazione professionale psichiatrica del mondo di riferimento in campo scientifico, ha stilato delle linee guida per il trattamento del DP .
Secondo quanto previsto, "il trattamento deve essere preceduto da un attento esame medico generale e psichiatrico per determinare se la condizione medica generale e le condizioni indotte da sostanze e farmaci possono essere la causa dei sintomi di panico, complicare il trattamento o richiedere interventi specifici".
Patologie mediche generali, quali quelle cardiovascolari, polmonari, neurologiche,endocrinologiche e gastrointestinali posso essere diagnosticate insieme, o confuse con il disturbo di panico. Anche la comorbidità psichiatrica (ovvero la presenza oltre che di attacchi di panico anche di altri disturbi quali per esempio sintomi depressivi, idee autolesive, altri disturbi d’ansia, abuso di sostanze ecc.) deve essere approfondita durante la prima valutazione.
L’APA specifica inoltre che è ‘’la gestione psichiatrica che costituisce le fondamenta del trattamento’’ del DP.
E’ stato dimostrato che sia la farmacoterapia che la psicoterapia, soprattutto cognitivo-comportamentale, sono trattamenti efficaci nel disturbo di panico.
Sempre secondo l’APA, non vi è dimostrazione assoluta che una modalità terapeutica sia superiore per tutti i pazienti o per particolari sottopopolazioni di pazienti.
Pertanto, come dichiarato nelle linee guida, "la scelta terapeutica dipende da una valutazione, da parte dello psichiatra, dell’efficacia, dei benefici e dei rischi di ciascuna modalità e dalle preferenze personali del paziente (compresi i costi)’’.
DISTURBO DI PANICO (DP) E TERAPIA RESPIRATORIA
La ricerca scientifica degli ultimi anni ha mostrato che la respirazione ha un ruolo importante sia nelle manifestazioni cliniche che nei meccanismi neurobiologici coinvolti nel Disturbo di Panico.
Infatti, durante gli attacchi di panico frequentemente si ha la sensazione di mancanza di respiro e spesso le persone con disturbo di panico riferiscono al di fuori delle crisi d’ansia una respirazione irregolare.
Diversi studi attestano che nelle persone con DP vi è una ipersensibilità alla anidride carbonica (CO2), sostanza che, per il nostro sistema respiratorio, costituisce uno dei principali stimoli alla ventilazione. E riguardo a ciò i fattori genetici avrebbero un ruolo rilevante.
Una metanalisi del 2014, ha evidenziato come nei soggetti con DP sia presente una condizione basale cronica di iperventilazione rispetto a soggetti con altri disturbi d’ansia.
Studi recenti hanno mostrato che i soggetti con DP hanno una modalità di respirazione a riposo più irregolare e “caotica” rispetto a soggetti che non hanno mai avuto attacchi di panico.
Le terapie farmacologiche risultate efficaci nel DP si sono mostrate efficaci nel ridurre sia l’ipersensibilità alla CO2 che l’irregolarità respiratoria.
Secondo un recentissimo studio del 2017 (pubblicato sull’illustre rivista scientifica Science, di un gruppo di ricercatori guidati da Mark Krasnow della Stanford University School of Medicine) esisterebbe un collegamento diretto tra respirazione e determinazione di stati di calma e rilassatezza. I ricercatori avrebbero infatti trovato nel cervello (dei topi) i neuroni che regolano gli stati di calma e di eccitazione in risposta al respiro. La struttura è stata scoperta nei topi ma ha un analogo anche negli esseri umani, rinforzando la convinzione che gli uomini posseggano un meccanismo analogo.
Pertanto, poichè i pazienti con DP hanno una modalità di respirazione irregolare che potrebbe influenzare il manifestarsi degli attacchi di panico, la modulazione del sistema respiratorio può essere una delle vie terapeutiche non farmacologica del DP.
Riferimenti:
DSM V - Raffaello Cortina Editore
Linee guida per il trattamento del disturbo di Panico -American Psychiatry Association. Ed italiana a cura di G. Cassano e M. Mauri. Masson Editore
Grassi M. Caldirola D, Di Chiaro NV, Riva A, Daccò S, Pompili M, Perna G.Are Respiratory Abnormalities Specific for Panic Disorder? A Meta-Analysis, Neuropsychobiology, 2014, 70:52-6
Niccolai V, van Duinen MA, Griez EJ: Respiratory patterns in panic disorder reviewed: a focus on biologica challenge tests. Acta Psychiatr Scand 2009; 120: 167–177
Caldirola D., Bellodi L., Caumo A., Migliarese G., Perna G.: Approximate entropia of respiratory pattern in panic disorder. Am J Psychiatry, 2004 Jan; 161 (1): 79-87
Perna G, Bertani A, Caldirola D, Gabriele A, Cocchi S, Bellodi L. Anti panic Drug modulazion of 35% CO2 hyperreactivity and short-term treatment outcome. J Clin Psychopharmacol 2002 Jun: 22(3): 300-8
Perna G. et al, Panic disorder: from respiration to the homeostatic brain. Acta Neuropsychiatr 2004; 16: 57–67
Bellodi L, Perna G, Caldirola D, Arancio C, Bertani A, Di Bella D. CO2-induced panic attacks: a twin study. Am J Psychiatry, 1998 Sep: 155 (9): 1184-8
Perna G, Caldirola D, Conca R, Bellodi L: Genetics of Panic Disorder. World J Biol Psychiatry 2s: 110, 2001
Kevin Yackle, Lindsay A. Schwarz, Kaiwen Kam, Jordan M. Sorokin, John R. Huguenard, Jack L. Feldman, Liqun Luo, Mark A. Krasnow : Breathing control center neurons that promote arousal in mice .Science 31 Mars 2017: vol. 355, isse 6332, pp. 1411-1415
A.E. Nardi, R. C. Freire, W. A. Zin, Panic disorder and control of breathing. Respir. Physiol. Neurobiol. 167, 133–143 (2009).
 
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